Unabomber, svolta dopo 30 anni? Caso riaperto col DNA di...
Il folle attentatore della California potrebbe essere identificato grazie alle tracce genetiche ritrovate in un pacco bomba esploso nel 1995
Un nuovo capitolo in una delle vicende criminali più torbide d'America
Il caso dell'Unabomber, il famigerato attentatore americano che tra il 1978 e il 1995 seminò il terrore negli Stati Uniti con una serie di ordigni esplosivi, potrebbe essere finalmente arrivato ad una svolta. Dopo 30 anni di indagini senza esito, un recente esame del DNA contenuto in un francobollo di un pacco bomba esploso nel 1995 ha riaperto il caso.
L'FBI, che ha riaperto le indagini, ha annunciato di aver trovato una corrispondenza tra il DNA presente sul francobollo e quello di un individuo noto alle forze dell'ordine. L'identità dell'uomo non è stata ancora resa nota, ma gli investigatori ritengono che possa essere l'Unabomber.
Se l'identificazione verrà confermata, si tratterebbe di una svolta epocale in uno dei casi di terrorismo più famigerati della storia americana. L'Unabomber, il cui vero nome è Theodore Kaczynski, ha compiuto 16 attentati nel corso di 17 anni, uccidendo 3 persone e ferendone 23.
Kaczynski è stato infine arrestato nel 1996 dopo che suo fratello David ha riconosciuto il suo stile di scrittura in un manifesto anti-tecnologico che l'Unabomber aveva inviato al New York Times e al Washington Post.
Il caso Unabomber è stato oggetto di numerosi libri, documentari e film. È considerato uno dei casi di terrorismo più complessi e inquietanti della storia americana.
Comments